Casa delle bambole nell’armadio
Quando penso alla casa delle bambole mi viene in mente quella “di città” di Barbie; quando andavo a casa delle mie amiche si trascorrevano pomeriggi interi a giocare, spostando i piccoli mobili e trovando sempre nuove disposizioni.
Ricordo una cosa, però, che mi ha sempre infastidita di questa casetta: l’arredamento finto disegnato.
La distribuzione dell’ambiente era già prefissata dal produttore e ciò impediva di ricollocare e reinventare liberamente gli spazi; oggetti e accessori erano presenti come immagini sulle pareti alle quali, quindi, non si potevano addossare mobili senza “coprire” l’arredamento disegnato.
Ecco allora una soluzione per organizzare una casetta versatile per i nostri bambini: utilizzare un mobile accessibile -una libreria, un buffet, un armadio con delle scaffalature- per evocare la suddivisione in piani e locali di un’abitazione. Sulle superfici interne si possono incollare semplici carte colorate a mo’ di tappezzeria o pavimentazione per creare una separazione simbolica, lasciando così ai bambini la possibilità di immaginare la distribuzione interna in piena autonomia.
La casa delle bambole nell’armadio, nello scaffale o nella cassettiera consentono ai più piccoli di vedere, scegliere, giocare e poi riporre i personaggi preferiti in un determinato spazio, ordinato e alla loro altezza; questa soluzione, inoltre, evita di ritrovarsi con un giocattolo ingombrante da dover eliminare in futuro per fare spazio nella stanza: ogni arredo utilizzato come casa delle bambole è riconvertibile e in qualsiasi momento può tornare a svolgere la sua funzione originaria!